1-7 Aprile 2012
Gli eventi culturali che ospitiamo dopo ogni aperitivo musicale.
Lunedì 2 Aprile – alle ore 22:00
Proiezione del film:
“LA PROPOSTA” (“The proposition” – Australia/G.B. 2005)
Un western australiano con sceneggiatura e musiche del cantautore Nick Cave. Il regista, John Hillcoat, ha esordito nell’ambito dei videoclip musicali lavorando per gruppi come Depeche Mode, Nick Cave and the Bad Seeds, Manic Street Preachers, Bush, Placebo e molti altri. In seguito inizia un’assidua collaborazione con Nick Cave, che collabora alla stesura del suo film d’esordio “Ghosts… of the Civil Dead” e “To have and to hold“. Sempre con la collaborazione di Cave, nel 2005 realizza questo western, molto apprezzato dalla critica. Il suo ultimo film è “The Road” (2009), tratto dal romanzo di Cormac McCarthy, “La Strada“.
Una breve sinossi de “La Proposta“… nel 1880 nell’aspra e selvaggia Australia, Charlie Burns, un criminale appena catturato, deve affrontare un terribile dilemma: se vuole salvare suo fratello piú piccolo dalla forca, deve trovare e uccidere il fratello maggiore, un uomo violento e pericoloso. Questa è la proposta del capitano Stanley, Charlie dovrà decidere se prendere o lasciare.
Martedì 3 Aprile – alle ore 22:30
Proiezione del documentario:
“LA SCIENZA DEL PANICO” (Spagna/Italia 2011)
Un documentario di Isabel Otaduy Sömme e Patrizia Monzani con Arantxa Martinez.
“In pratica non c’è informazione, solo propaganda. Quello che ci raccontano è una versione delle cose. Questa si chiama propaganda!”
(Manuel Garrido Sotelo, medico sieropositivo, creatore della rete di autoaiuto Superando el SIDA)
Dopo quasi 30 anni di ricerca e milioni di dollari investiti, l’AIDS si è trasformata in una malattia cronica che causa dipendenza dai farmaci per migliaia di persone, con il conseguente beneficio dell’industria farmaceutica. Molti scienziati e ricercatori negano che l’AIDS sia un problema di natura infettiva o contagioso, mettendo in dubbio l’esistenza stessa del virus HIV. “La Scienza del Panico” è un documentario che non potrete mai vedere nei cinema commerciali, né ascolterete in televisione queste testimonianze, perché criticare il dogma della correlazione HIV-AIDS è tabù. Le autrici danno la parola a persone etichettate come sieropositive che rifiutano di prendere antiretrovirali, intervistano medici, scienziati e ricercatori che sostengono che l’AIDS non è di origine virale e propongono un’altra visione della storia e della vera natura della Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. Dopo l’inutile ricerca di una casa di produzione, Isabel e Patrizia decidono di iniziare il progetto con i propri mezzi e riescono a portarlo a termine grazie a moltissime ore di lavoro comune, continuato da Patrizia dopo la morte di Isabel nel 2009: un’infinità di mails e chiamate, spostamenti e interviste che sono state girate negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Grecia, in Spagna e anche in Italia.
Isabel Otaduy Sömme (1965-2009) studia Sceneggiatura a Madrid e Londra.
Diagnosticata sieropositiva nel 1990, dopo aver scoperto le incoerenze e contraddizioni scientifiche presenti nella teoria ufficiale dell’AIDS decide di abbandonare il trattamento. Dedica i suoi ultimi anni al documentario e alla denuncia di ciò che ha scoperto, creando un blog molto seguito nel mondo ispanico e fondando un’associazione.
Patrizia Monzani (1976) lavora in Francia e Germania a diverse produzioni di documentari, corti e animazioni come assistente e montatrice. Realizza animazioni, corti e videopoesie che vengono proiettati in molti festival; alcuni si possono vedere sul suo sito. Dopo aver incontrato Isabel si trasferisce in Spagna per lavorare al documentario. “La scienza del panico” è il suo primo lungometraggio da regista.
Mercoledì 4 Aprile – alle ore 22:00
Presentazione del libro:
“RAPROPOS” (Ed. AgenziaX – Marzo 2012)
Preso di mira dai politici, denigrato dalla stampa, temuto dalla classe media, boicottato dall’estrema destra, corteggiato dal cinema e citato dalla letteratura. In Francia da oltre vent’anni il rap è il genere musicale che anima maggiormente il dibattito pubblico, a cui partecipa anche senza invito: che si parli di religione, omosessualità, sessismo, identità nazionale o calcio, l’hip hop esprime le sue opinioni senza giri di parole.
“Rapropos” è un libro di analisi, narrazioni orali e documenti storici che raggiunge il climax nell’autunno 2005, quando le banlieue francesi prendono fuoco in nome di due adolescenti, Bouna Traoré e Zyed Benna, inseguiti dalla polizia e morti per niente. NTM, Diam’s, Akhenaton, Keny Arkana, Abd Al Malik, Booba, La Rumeur, Médine e Orelsan sono solo alcune delle voci più note che raccontano in rima il loro paese. In questo testo le loro storie si mischiano a quelle di figuranti come il “piccolo Napoleone” Nicolas Sarkozy, il calciatore disobbediente Nicolas Anelka, l’attore e regista Mathieu Kassovitz o lo scrittore Jean-Claude Izzo. Lo sguardo acuto e il flirt col pop costituiscono non solo un invito a comprare dischi, accolto puntualmente da migliaia di persone, ma anche una nitida fotografia dell’intera società contemporanea occidentale.
L’autore, Luca Gricinella (1973), è giornalista freelance e scrive principalmente su “Alias – il Manifesto” e “Rumore”, dove si occupa di hip hop da un punto di vista sociologico. Per un periodo ha vissuto a Parigi. Il suo blog è Blaluca. A presentare il libro con lui ci saranno il Duka (“I hate music”, “Roma KO”, “Rumble Bee”) e PolG degli Assalti Frontali.
Giovedì 5 Aprile – dalle 19:30 a chiusura
NB: CAMBIO DI PROGRAMMA!!!
La video-performance in programma (e che era da confermare) è purtroppo saltata. Ma per non deludervi abbiamo aggiunto un contenuto altrettanto interessante, molto più interattivo e di proporzioni davvero “globali”! Di seguito la spiegazione del progetto. Siete tutti invitati a partecipare e a diventare voi stessi arte e messaggio da esporre.
Inside Out Project è un progetto di arte globale che trasforma i messaggi di identità personale in opere d’arte. Nato nel 2010 da JR, premiato nello stesso anno al Ted Prize con il reportage fotografico “Women are heroes”, con i fondi del premio avvia il progetto globale Inside Out Project, che si sviluppa in più progetti dal valore territoriale: i fotografi avviano il tema, realizzano le foto, I.O.P. finanzia e produce i posters. Il progetto italiano dal titolo “Non è un paese per vecchi” consiste nel proporre ritratti di giovani italiani in forma di street-art ed è curato da Gianluca Di Simone Modica e Michele Curci. L’Italia sembra non essere più un paese per giovani. Da troppo tempo la nostra condizione è limitata da scelte obsolete fatte da persone obsolete. Vi mostriamo il viso, lo sguardo di chi oggi è il futuro di questo paese. Fatti fotografare, diventa arte, lancia il messaggio!
Fase 1: fotoshooting, session fotografica ospitata nel corso di A-MAZE presso il Forte Fanfulla.
Fase 2: attacchinaggio delle stampe, in forma di poster-art: la città come galleria d’arte a cielo aperto.
NON E’ UN PAESE PER VECCHI – Link: http://noneunpaesepervecchi.tumblr.com/
INSIDE OUT – A GLOBAL ART PROJECT – Link: http://www.insideoutproject.net/#@section=home
Venerdì 6 Aprile – alle ore 22:30
Presentazioni di fumetti con autori:
“LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO” di Zerocalcare
“PELVIUS” di Vano